Decameron. Decima Giornata.
- Introduzione alla decima giornata
- Novella prima
Un cavaliere serve al re di Spagna; pargli male esser guiderdonato, per che
il re con esperienzia certissima gli mostra non esser colpa di lui, ma della
sua malvagia fortuna, altamente donandogli poi.
- Novella seconda
Ghino di Tacco piglia l'abate di Clignì e medicalo del male dello stomaco
e poi il lascia quale, tornato in corte di Roma, lui riconcilia con Bonifazio
papa e fallo friere dello Spedale.
- Novella terza
Mitridanes, invidioso della cortesia di Natan, andando per ucciderlo, senza
conoscerlo capita a lui, e da lui stesso informato del modo, il truova in
un boschetto, come ordinato avea, il quale riconoscendolo si vergogna, e suo
amico diviene.
- Novella quarta
Messer Gentil de'Carisendi, venuto da Modona, trae della sepoltura una donna
amata da lui, sepellita per morta, la quale riconfortata partorisce un figliuol
maschio, e Messer Gentile lei e 'l figliuolo restituisce a Niccoluccio Caccianimico,
marito di lei.
- Novella quinta
Madonna Dianora domanda a messer Ansaldo un giardino di gennaio bello come
di maggio. Messer Ansaldo con l'obligarsi ad uno nigromante gliele dà.
Il marito le concede che ella faccia il piacere di messer Ansaldo, il quale,
udita la liberalità del marito, l'assolve della promessa, e il nigromante,
senza volere alcuna cosa del suo, assolve messer Ansaldo
- Novella sesta
Il re Carlo vecchio, vittorioso, d'una giovinetta innamoratosi, vergognandosi
del suo folle pensiero, lei e una sua sorella onorevolmente marita.
- Novella settima
Il re Piero, sentito il fervente amore portatogli dalla Lisa inferma, le conforta,
e appresso ad un gentil giovane la marita, e lei nella fronte baciata, sempre
poi si dice suo cavaliere.
- Novella ottava
Sofronia, credendosi esser moglie di Gisippo, è moglie di Tito Quinzio
Fulvo, e con lui se ne va a Roma, dove Gisippo in povero stato arriva, e credendo
da Tito esser disprezzato, sé avere uno uomo ucciso, per morire, afferma.
Tito, riconosciutolo, per iscamparlo, dice sé averlo morto; il che
colui che fatto l'avea vedendo, sé stesso manifesta; per la qual cosa
da Ottaviano tutti sono liberati, e Tito dà a Gisippo la sorella per
moglie e con lui comunica ogni suo bene.
- Novella nona
Il Saladino in forma di mercatante è onorato da messer Torello Fassi
il passaggio; messer Torello dà un termine alla donna sua a rimaritarsi;
è preso, e per acconciare uccelli viene in notizia del soldano; il
quale, riconosciutolo e sé fatto riconoscere, sommamente l'onora; messer
Torello inferma, e per arte magica in una notte n'è recato a Pavia,
e alle nozze, che della rimaritata sua moglie si facevano, da lei riconosciuto,
con lei a casa sua se ne torna
- Novella decima
Il marchese di Saluzzo, da'prieghi de'suoi uomini costretto di pigliar moglie,
per prenderla a suo modo, piglia una figliuola d'un villano, della quale ha
due figlioli, li quali le fa veduto di uccidergli. Poi, mostrando lei essergli
rincresciuta e avere altra moglie presa, a casa faccendosi ritornare la propria
figliuola come se sua moglie fosse, lei avendo in camicia cacciata e ad ogni
cosa trovandola paziente, più cara che mai in casa tornatalasi, i suoi
figliuoli grandi le mostra, e come marchesana l'onora e fa onorare.
- Conclusione della decima giornata