CLXXXVI Se Virgilio et Homero avessin visto

Se Virgilio et Homero avessin visto
quel sole il qual vegg'io con gli occhi miei,
tutte lor forze in dar fama a costei
avrian posto, et l'un stil coll'altro misto:
di che sarebbe Enea turbato et tristo,
Achille, Ulixe et gli altri semidei,
et quel che resse anni cinquantasei
sí bene il mondo, et quel ch'ancise Egisto.
Quel fiore anticho di vertuti et d'arme
come sembiante stella ebbe con questo
novo fior d'onestate et di bellezze!
Ennio di quel cantò ruvido carme
di quest'altro io: et oh pur non molesto
gli sia il mio ingegno, e 'l mio lodar non sprezze!