CXXIV Amor, Fortuna et la mia mente, schiva

Amor, Fortuna et la mia mente, schiva
di quel che vede e nel passato volta,
m'affligon sí ch'io porto alcuna volta
invidia a quei che son su l'altra riva.
Amor mi strugge 'l cor, Fortuna il priva
d'ogni conforto, onde la mente stolta
s'adira et piange: et così in pena molta
sempre conven che combattendo viva.
Né spero i dolci dí tornino indietro
ma pur di male in peggio quel ch'avanza
et di mio corso ò già passato 'l mezzo.
Lasso, non di diamante, ma d'un vetro
veggio di man cadermi ogni speranza,
et tutti miei pensier' romper nel mezzo.