LXXXIV - Occhi, piangete: accompagnate il core

- Occhi, piangete: accompagnate il core
che di vostro fallir morte sostene.
- Cosí sempre facciamo, et ne convene
lamentar piú l'altrui, che 'l nostro errore.
- Già prima ebbe per voi l'entrata Amore,
là onde anchor come in suo albergo vène.
- Noi gli aprimmo la via per quella spene
che mosse d'entro da colui che more.
- Non son, come a voi par, le ragion' pari:
ché pur voi foste ne la prima vista
del vostro et del suo mal cotanto avari.
- Or questo è quel che piú ch'altro n'atrista
che' perfetti giudicii son sí rari,
et d'altrui colpa altrui biasmo s'acquista.